INTRODUZIONE (calcolatore, DOS, Windows)

ASPETTO DI WINDOWS

Acceso il calcolatore, dopo il bootstrap (che corrisponde alla fase di predisposizione al funzionamento), è attivo un particolare programma: il Sistema Operativo.

Un sistema operativo è un insieme di programmi eseguibili che funge da interfaccia tra l'utente e il calcolatore. Esso intercetta tutte le richieste fatte dall'utente, relativamente all'uso di risorse disponibili nel calcolatore, e le soddisfa (se possibile _).

Le macchine del laboratorio adottano il sistema operativo WINDOWS NT oppure Windows 2000.

L'utente comunica le proprie richieste utilizzando due principali strumenti di input: la tastiera e il mouse. In un sistema operativo come WINDOWS, l'uso del mouse è importante: le risorse del calcolatore sono rappresentate per lo più da figure che appaiono sullo schermo (le icone) e l'uso di queste risorse viene richiesto dall'utente mediante il mouse. Con la tastiera le richieste vengono impartite al calcolatore per iscritto mediante un apposito linguaggio di comandi.

Le unità di memoria secondaria

Ogni unità di memoria secondaria ha un nome logico che corrisponde ad un "indirizzo" associato con quella unità e che permette di individuarla in modo univoco.

A: è il nome logico dell'unità di gestione dei floppy disk

B: è il nome logico di una eventuale seconda unità di gestione dei floppy disk

C: è il nome logico dell'hard disk

D: E: _ tutte le altre lettere vengono usate per le eventuali altre periferiche di memoria

connesse al calcolatore (altri hard disk, unità di gestione per i CD,zip, etc).

L'unità C: è particolarmente importante, perché di solito si riferisce all'unità disco che contiene anche il sistema operativo. Useremo C: per spiegare il path di identificazione di un file. Tutto quel che diremo vale anche per le altre "lettere" _

I file (e quindi le directory) contengono tutte le informazioni disponibili al calcolatore nelle sue unità di memoria secondaria (hard disk, floppy disk, CD _).

L'organizzazione delle informazioni contenute nelle memorie secondarie del calcolatore e la loro reperibilità è amministrata dal File System che è una delle componenti del sistema operativo.

Un file è un blocco unitario di locazioni in memoria secondaria, contenente informazioni omogenee e contraddistinto da un nome. Un file può essere sia un programma eseguibile, sia un insieme di dati (testo, immagini, ecc.). Un particolare tipo di file è la directory, che è un contenitore che raggruppa sotto uno stesso nome più file (o altre directory)

Il nome del file

Il nome di un file può essere semplicemente una sequenza di caratteri. Di solito però è del tipo

Nomefile.estensione

Ad esempio,

Filelist.doc,TC.exe,Readme.txt, indiani.c, matr.c

L'estensione caratterizza il tipo di dati contenuti nel file.

Nel vecchio sistema operativo DOS (che fa parte degli odierni sistemi operativi Windows), nomefile doveva essere di al più 8 caratteri e l'estensione di 3. In WINDOWS l'estensione può anche non esserci. Se c'è, nella maggioranza dei casi viene usata per associare una icona particolare al file. Ad esempio

TC.exe ha un'icona che permette di individuarlo immediatamente come file eseguibile.

Filelist.doc ha un'icona che lo evidenzia come file "word" (cioè da usare con un particolare programma di word processing che si chiama WORD).

Una volta associata un icona ad un tipo di file, diventa superfluo mostrare l'estensione che potrebbe quindi essere omessa nella visualizzazione: sullo schermo vedremo ad esempio i nomi filelist o TC. Per i file privi di estensione si usa una icona standard. La stessa icona standard è usata per i file aventi una estensione "non prevista" dal gestore delle icone di WINDOWS.

Identificazione di un file

Dato un file, questo sarà contenuto in una certa unità di memoria secondaria.

Spesso per usare un file non basta "cliccare" col mouse, ma bisogna scrivere esplicitamente il suo nome. E quasi sempre scrivere solo nomefile e eventualmente estensione non basta. Infatti va specificato con precisione "dove" il file si trova all'interno dell'unità di memoria secondaria in cui è contenuto. Ciò per "individuarlo" univocamente, distinguendolo da eventuali altri file che abbiano stesso nome e estensione.

Evidentemente la prima informazione utile all'individuazione del file è il nome dell'unità di memoria in cui esso è contenuto.

Ad esempio, se un file si trova direttamente nel disco C, l'individuazione esatta del file è data dal suo nome e dal fatto che sta nel disco C:. Il suo nome completo è pertanto C:\nomefile.

Sappiamo però che un file potrebbe essere contenuto in una directory, e questa potrebbe essere contenuta a sua volta in un'altra e così via.

Ad esempio, il file TC.exe risiede nella directory BIN, che risiede nella directory TC che sta in C:.

Il nome completo del file in questione è C:\TC\BIN\TC.exe. Il percorso di directory e nome logico dell'unità che permette di individuare il file si chiama path. Nel path i singoli nomi sono separati dal carattere '\' (backslash).

Per ricapitolare: se vogliamo identificare un file, dobbiamo specificarne non solo il nome (NOMEFILE seguito dalla possibile ESTENSIONE), ma anche tutto il percorso di directory che ci permettono di arrivare al file, a partire da C: (o dall'unità di memoria secondaria in cui il file è memorizzato).

DOS

Il Dos è il sistema operativo adottato dalle macchine tipo PC fino a non molti anni fa. È comunque presente anche nei calcolatori su cui è istallato WINDOWS, il quale deve interagire costantemente con DOS. Ad esempio il modo di indirizzare i file con percorso\NOMEFILE.EXT discende direttamente dal DOS. Inoltre quando useremo il TurboPascal dovremo essere in grado di fare cose elementari con il DOS (come ad esempio scrivere il nome del file in cui vogliamo scrivere il programma), e potremo occasionalmente "entrare nella DOS-shell" per compiere delle operazioni. Infatti una volta entrati nel programma TurboPascal (TP) non è possibile interagire con Windows se non uscendo dal TP, mentre invece è possibile interagire con il Dos entrando temporaneamente in una finestra (chiamata appunto Dos shell) per poi tornare nell'ambiente TP dove tutto è rimasto immutato. Perché uno/una debba interagire con il sistema operativo mentre scrive programmi _ sarà chiaro in seguito.

Finestra DOS (DOS Prompt)

I movimenti del mouse si comunicano ad un cursore (a forma di freccia, di solito) che appare sullo schermo. Muovete il mouse e individuate il cursore, se non lo avete già fatto).

Quando la freccia è posizionata su una icona, premendo il pulsante sinistro del mouse, l'icona cambia colore: si dice che è selezionata.

Selezionare l'icona a forma di pulsante in basso a sinistra dello schermo, su cui è scritto AVVIO (START).

Quel che succede è definito "apertura di un menù a tendina". Viene infatti visualizzata una colonna di nomi (ciascuno anche accoppiato ad una piccola icona).

Muovendo il mouse in alto e in basso (senza bisogno di cliccare) si selezionano le varie voci.

Selezionare la voce PROGRAMMI (PROGRAMS). Si apre un altro menù, sul quale bisogna trasferire la freccia muovendo il mouse per selezionare la voce PROMPT DI MS-DOS. A questo punto si apre una finestra particolare sul video, all'interno della quale è possibile far eseguire comandi del sistema operativo DOS.

La sequenza di caratteri C:\WINDOWS> si chiama prompt in quanto indica la disponibilità del sistema operativo a ricevere comandi.

Incidentalmente fornisce anche informazioni sulla situazione relativa al file system: su quale unità di memoria secondaria siamo "posizionati" e, in essa, all'interno di quali directory.

Nella figura precedente, DOS ci dice che possiamo inserire comandi e che siamo posizionati all'interno della directory WINDOWS dentro al disco C:.

I comandi, in un sistema operativo come DOS, vanno scritti usando la tastiera e "inviati", cioè comunicati al DOS perché li esegua. Questo invio avviene premendo il tasto di return, dopo che la scrittura del comando è stata completata. Il nome o il simbolo presente sul tasto di return potrebbe esser Ret, "¯" o Return, o Enter _

Alcuni comandi di base del DOS:

DIR: visualizza il contenuto della directory corrente. Ad esempio, nel caso della figura precedente, se scriviamo DIR e premiamo il tasto di return, il calcolatore stampa sul video la lista di tutti i file e directory presenti nella directory WINDOWS in C:.

DIR "PATH" Dir è un comando elastico e accetta anche l'aggiunta di una specifica di path. In tal caso visualizza sul video il contenuto della directory individuata dal path. Ad esempio DIR A:\fonda\lez1 ci permette di vedere il contenuto della directory lez1 contenuta nella directory fonda nell'unità floppy (dischetto) A:.

CD: abbiamo detto che il prompt indica la directory sulla quale siamo posizionati. CD permette di cambiare tale posizionamento. Ad esempio l'esecuzione di

CD C:\TP modifica la directory corrente, in modo che sia la TP dentro a C:. Come conseguenza il prompt sarà modificato in C:\TP>

Non sempre è necessario scrivere un path completo (anzi quasi mai _). Se siamo posizionati in C:\TP e eseguiamo il comando cd BIN, la directory BIN diventa quella corrente. Il prompt si trasforma in C:\TP\BIN.

CD, Cd, cd sono la stessa cosa.

CD .. (CD seguito da due punti) "sposta all'indietro" (si dice anche che "risale") di un passo nella gerarchia delle directory. La directory che contiene quella in cui siamo posizionati diventa corrente. Se siamo posizionati in C:\TP\BIN ed eseguiamo CD .. il prompt diventa C:\TP> (e TP è la nuova directory corrente). Se eseguiamo CD .. ancora una volta arriviamo alla "radice" dell'unità C: (il prompt diventa C:\>). È impossibile risalire piu' indietro.

Per cambiare l'unità disco su cui siamo posizionati, è sufficiente scrivere la lettera che indica l'unità desiderata seguita dai due punti. Per esempio il comando A: ci posiziona sull'unità A: cioè sul gestore (driver) dei floppy disk (il prompt cambia in A:\>). Se poi facciamo DIR, vediamo il contenuto del floppy disk (se è inserito).

FORMAT è il comando per formattare le unità di memoria secondaria (soprattutto i floppy disk).

L'operazione di formattazione "predispone l'uso del disco come supporto di memoria secondaria": si controlla l'integrità fisica del supporto; si predispongono i dati relativi all'organizzazione del disco (ad esempio viene "creata" la directory radice, come A:\).

FORMAT A: oppure FORMAT A:\ formatta il disco contenuto nell'unità A: viene richiesto di

inserire un dischetto nel drive A:

e premere un tasto quando fatto poi inizia la formattazione

_ formattazione in corso _

poi viene richiesto di dare un nome al dischetto (label = etichetta)

label (11 caratteri che etichettano il disco)

poi vengono date alcune informazioni e si passa, se necessario a formattare un successivo dischetto

altro disco ?

(se dobbiamo formattare altri dischi rispondiamo positiviamente, altrimenti negativamente).

Come risultato, il contenuto attuale del dischetto viene cancellato, le tracce ed i settori del disco vengono predisposti per contenere dati secondo le modalità previste per un PC.

COPY <NOMEFILE1> <NOMEFILE2>

copia il file <NOMEFILE1> nel file <NOMEFILE2>

DEL <NOMEFILE>

cancella il file <NOMEFILE>. (non è più possibile recuperarlo, quindi

attenti alle cancellazioni).

Per tutti gli altri comandi significativi e per i dovuti approfondimenti, conviene guardare la dispensa di DOS consigliata nel materiale del corso.